L’anaffettiva

L’anaffettiva sono io.

Sono io quella che non si lega a nessuno. Che non sente il bisogno di nessuno.
Che ha una sua strada che contempla solo se stessa.
Sono io quella che ignora. Quella che non dà attenzioni. Quella che ha sempre altro per la testa.

Veronica ha ragione: vivere con chi non sa corrispondere i propri sentimenti perché non li sa proprio provare è un inferno.
Mi è stato detto più volte, ma vederlo scritto ieri me l’ha reso più vero.

Ciò detto, non riesco a provare sensi di colpa. Ad avere rimpianti. A dispiacermi fino in fondo.
Sono fatta così, anche perché ho scelto di essere così, ché a distruggere si fa meno fatica che a costruire. Ché pensare per sé è più semplice che pensare per due.

E, in fondo, sono sempre e solo dannatamente pigra.
E faccio fatica solo quando la devo fare.
Ma per un uomo, mai.

8 commenti

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8 risposte a “L’anaffettiva

  1. Arieccola.
    Finita la caccia?
    Anaffettiva è un termine forte.
    Diciamo che sei particolarmente “generosa”…

  2. Beh, non so… è unìimpressione che ho avuto.
    Come dicevano gli antichi fenici? “Do ut des, prima che gli altri ti facciano fess”.
    (O no?)

  3. Non sono sicura che distruggere sia eno faticoso di costruire. In realtà è la stessa identica fatica. Se non altro perché distrutto qualcosa, hai da cercarne un’altra.
    C’è da dire che, comunque, non mi sembra tu menta su quello che vuoi.
    Baci forti collez.

  4. sei una realista… vedi la realtà e non ci ricami sogni romantici tutto intorno. una scopata e’ una scopata, un complimento un complimento, insomma, ogni cosa è nient’altro che quello che appare.
    baci

  5. nelle ricerca di definizione del termine sei uscita tu!
    curioso…
    piacere di averti conoscuita!
    nik

  6. Re Noire

    Roba vecchia…trovata cercando. Realismo? No, gretto cinismo. Amo anche io scopare. Amo anche io il sesso e lo vivo come lo splendio gioco che è, al di là di ogni bigottismo e anche oltre.
    Ma l’anaffettività non è un qualcosa di cui andarne fieri e vantarsi, liquidandola con “a me va bene così”. E’ una sofferenza, una malattia dell’anima. Poi ognuno nei suoi “cantucci oscuri” ci si può rintanare come e quanto vuole, basta avere consapevolezza e non cercare di dipingere tutto di un altro colore… Non ti elogerò per questo come gli altri. Il fatto di non riuscire a provare sensi di colpa o rimpianti è grave. E’ non sapere provar sentimenti, quelli che rendon la nostra esistenza accettabile e degna di essere visuta. E se non sei in grado di provarne è senza dubbio frutto non di una scelta libera (anche se forse lo credi…) ma di qualcosa che ti è successo che ti ha portato a diventare così. Perché altirmenti non saresti più…”umana”. Poi se uno vuole può sostenere che “gli animali” vivono così da sempre. Ma, a parte che è da provare che anche loro non provino “emozioni o sentimenti”, il tuo evitarne l’abbraccio, di quei sentimenti, ti rende non solo diversa o fuori dal coro ((cosa di cui ti fai vanto, mi pare) ma proprio “difettata”, in partenza. E gli animali non sono “noi”, vicini, ed è anche bello da apprezzare, ma no noi. Fatti non fummo per viver come bruti… Distruggere (con un sottile godimento) e la pigrizia di provare sentimenti, son distruggre la vita stessa, pigrizia dello stesso vivere… E negandoti l’amore, per mancanza di impegno a coltivarlo, ti neghi molto probabilmente gli orgasmi più belli di tutta una vita…
    Tutto molto triste. Lo dico senza rimprovero, senza snobismo fasullo e senza, tantomeno, disprezzo. Ma questo è quanto emerge…se non ti fermi ai plausi superficiali di chi ti dice “brava” per il tuo essere così disinvolta e lanciata…che figa! Wow! Non sai amare! Sicuramente non a lungo e forse neanche a medio termine… MMMH…quasi quasi mi eccito!
    Saluti

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